Sono 94 le navi piene di cibo bloccate dalla Russia nel Mar Nero dirette in tutto il mondo.
La vicesegretaria di Stato Usa Wendy Sherman lancia l’allarme: “I russi stanno bloccando 94 navi alimentari civili nella regione del Mar Nero e hanno bombardato tre navi che trasportano merci dai porti del Mar Nero in tutto il mondo, in particolare quelle noleggiate da una azienda agricola“.
La Russia sta continuando a tenere ferme nel Mar Nero le navi merci per l’export del grano. “La Marina russa sta bloccando l’accesso ai porti ucraini, il che blocca di fatto l’esportazione di grano”, ha detto la Sherman citata da Ukrinform. Prima degli Stati Uniti era stata la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a chiedere a Putin di lasciar andare quelle navi.
Tenere le navi ferme non è solo un danno per l’economia ucraina che è uno dei principali esportatori di grano al mondo, ma è un danno a livello mondiale per la carestia e la fame. Una situazione che danneggia soprattutto i paesi poveri del mondo dove la siccità e la pandemia e ora la guerra hanno contribuito ad aumentare i livelli di fame.
Il pericolo nel Mar Nero
Circa il 30% delle esportazioni mondiali di grano provengono dalla regione del Mar Nero, così come il 20% del mais e il 75% dell’ olio di girasole.
Nel Mar Nero inoltre le 94 navi bloccate dalla Marina russa rischiano seri danni poiché le mine navali alla deriva possono esplodere in qualsiasi momento. Una mina navale di 50 centimetri di diametro è stata fatta detonare dagli sminatori della marina romena avvistata durante un pattugliamento. La mina era vicina alle coste romene. Se la guerra dovesse oltrepassare i confini potrebbe essere molto pericoloso.
Anche la marina turca ha intercettato già due ordigni simili nelle coste al nord-est del paese. Sono molto piccole e non si vedono soprattutto con il mare agitato ma possono provocare pericoli reali per la navigazione. Se dovessero esplodere le 94 navi nel Mar Nero sarebbe una perdita immensa di grano e una tragedia per le popolazioni povere.